Il costo delle materie prime aumenta, ed i cantieri rischiano di bloccarsi: una situazione che si ripercuote su tutto il Bresciano, in vari settori, dalla sistemazione di alcune strade (come il tratto da Iseo a Marone della Strada Provinciale 510) all’allargamento degli istituti scolastici, fino alle più varie opere pubbliche. Ne sanno qualcosa, in Vallecamonica, a Breno, dove il Comune si è visto costretto a rallentare i tempi della realizzazione della piscina, nonostante il bando sia già pronto, nella speranza che nella seconda parte dell’anno i costi scendano.

Sempre a Breno, è in stallo anche il bando per la realizzazione della nuova ala del Liceo Golgi, in capo alla Provincia ed andato deserto. Problemi potrebbero esserci anche a Berzo Inferiore, dove il Comune deve incontrare la ditta appaltatrice delle opere di efficientamento energetico ed adeguamento sismico della palestra, così come a Temù, dove non si sa quando partiranno i lavori di regimazione in Val d’Avio, ed a Cevo per quanto riguarda le opere di viabilità esterna al paese.

Per questo, la Provincia ha scritto al premier Draghi ed all’Unione Province Italiane, chiedendo di destinare gli ulteriori fondi del Pnrr non per nuove opere ma per quelle già approvate che rischiano di non andare in porto se il costo delle materie prime resterà così alto.

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