(Foto da Parco Nazionale dello Stelvio Lombardia)

Un lupo ferito è stato avvistato in località Case di Viso, sul territorio di Ponte di Legno. La segnalazione è stata fatta da un fotografo naturalista che, avvistato il lupo a circa 150 metri di distanza, ne ha notato l’andatura zoppicante. Dalle foto scattate si nota l’arto posteriore ferito, pare tranciato di netto.

Quasi certamente l’esemplare fa parte del branco del Tonale. È stata con ogni probabilità una tagliola a procurargli la ferita, secondo il ricercatore dell’Università di Milano Matteo Nava che segue da tempo i lupi dell’area protetta, che ha dedotto dagli scatti che le condizioni dell’animale non sembrerebbero critiche.

Ricevuta la segnalazione i ricercatori del Parco si sono subito messi sulle tracce dell’animale, senza però riuscire a trovarlo. Si punta ora sulle rilevazioni fornite dalle fototrappole, con l’intenzione di prestargli delle cure.

Intanto il Parco dello Stelvio sui suoi canali social avverte: “Un animale ferito e debilitato potrebbe avere la tendenza a scendere di quota ed avvicinarsi a fonti alimentari facilmente disponibili come rifiuti e cibo per animali domestici; raccomandiamo, quindi, a chi dovesse avvistarlo, di segnalarne immediatamente la posizione e di non avvicinarsi: la paura potrebbe indurre l’animale alla fuga sottoponendolo a un dispendio energetico eccessivo che potrebbe aggravare ancor più le sue condizioni”.

Nel post si aggiunge: “Questo evento ci ricorda che la strada da fare per una coesistenza con i grandi carnivori è ancora molta…Rimaniamo fortemente convinti che conoscenza e dialogo sono elementi fondamentali per costruire la coesistenza, più efficaci e più duraturi di qualsiasi atto di bracconaggio”. Perché gli esperti avrebbero pochi dubbi: si è trattato di un caso di bracconaggio ai danni di una specie protetta, e per di più all’interno di un’area protetta.

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