Il Breno può rimanere in Serie D anche per il prossimo campionato, il quinto di fila. Ci sono voluti tre gradi di giudizio, ma alla fine il Collegio di Garanzia del Coni – dopo i no di giudice sportivo e Corte sportiva d’Appello – ha riconosciuto la legittimità del ricorso presentato in merito alla posizione del giocatore del Seregno, Dramane Konatè, entrato in campo nel finale dei play-out del girone B il 14 maggio.

Il calciatore, come sostenuto dalla società granata, nella scorsa stagione è stato tesserato per ben quattro volte contro le tre ammissibili, e proprio questa irregolarità ha portato all’assegnazione della vittoria per 3-0 a tavolino al Breno nel play-out, con la conseguente permanenza in Serie D dei camuni. Riconosciute perciò le ragioni del Breno, che aveva contestato la legittimità della presenza in campo di Konatè.

Il Breno riottiene così la categoria senza dover aspettare la graduatoria ripescaggi, dove pure avrebbe potuto vantare qualche chance visto il numero di società con problemi in serie D. Di fatto quindi retrocedono Seregno e Varese, oltre a Sona e Caronnese, mentre la provincia di Brescia avrà ancora quattro formazioni in D, compresa quella camuna.

“Una notizia che ci riempie di gioia, specchio della correttezza e della ferma decisione che contraddistingue il nostro Presidente, Mario Cocchi, faro dei nostri colori, che ci ha sempre creduto. Così come del Direttore, Andrea Foresta, e di tutta la società granata. Un enorme ringraziamento all’Avvocato Andrea Scalco per quanto fatto e ottenuto, per l’operato e la professionalità che ci hanno permesso di giungere a questa vittoria” è la dichiarazione diffusa dalla società.

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