La segnalazione circa una presunta attività di spaccio in via del Corno a Castelfranco di Rogno è arrivata da alcuni cittadini ai carabinieri di Costa Volpino giovedì pomeriggio. Così, insieme ai colleghi di Lovere, i militari hanno organizzato un servizio in borghese.

Un albanese di 25 anni già noto alle forze dell’ordine è stato fermato a bordo di una Toyota. In seguito a perquisizione nella tasca del suo giubbotto i militari hanno trovato 40 dosi di cocaina per un totale di circa 100 grammi, un taglierino, un bilancino di precisione e involucri per contenere lo stupefacente.

A poca distanza è stato fermato un ucraino di 30 anni, domiciliato a Piancamuno, colto in flagrante mentre scavava una buca per terra nella quale occultare un vasetto di vetro con all’interno due dosi di stupefacente per un totale di 5 grammi. Le palline di cocaina avevano gli stessi involucri di quelle trovate addosso all’albanese.

Entrambi i pusher sono stati arrestati e venerdì mattina sono stati accompagnati in tribunale, dove si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. I loro arresti sono stati convalidati, e per il 25enne albanese, dato che le misure alternative che gli erano state concesse nei procedimenti precedenti sono state violate, è stato disposto il carcere: in Italia da un mese e mezzo, è già la terza volta che viene arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti: il 12 marzo era stato arrestato dai carabinieri di Brescia e, in seguito a un nuovo arresto nella Bergamasca, il 23 marzo scorso il giudice Andrea Guadagnino aveva disposto il divieto di dimora a Bergamo e in provincia, misura violata due volte. Obbligo quotidiano di firma per lo spacciatore ucraino. Il processo è stato rinviato al prossimo 24 aprile.

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