Primo dicembre 1923, primo dicembre 2023: è il giorno del centenario del disastro della diga del Gleno, con la scomparsa di almeno 356 vittime accertate di ogni età, dai più piccoli agli anziani, e una devastazione impressionante che non ha risparmiato i centri abitati della Val di Scalve.

Nutrito è il programma previsto per la commemorazione, che vede coinvolti paesi delle province di Bergamo e di Brescia insieme, nei luoghi dove sono custodite le stele con i nominativi di coloro che hanno perso la vita.

Alla presenza delle autorità civili, per la giornata odierna si aggiunge quella significativa di due vescovi: a Bueggio alle 7:15 la Santa Messa per le vittime presieduta dall’Arcivescovo di Milano, mons. Delpini e, a Corna di Darfo alle 16:00, la Santa Messa celebrata dal Vescovo di Brescia, mons. Pierantonio Tremolada, come sottolinea il Vicario episcopale territoriale per la zona I, don Pietro Chiappa, che riflette: “Per diversi motivi, come i più hanno già evidenziato, questa tragedia è finita nel dimenticatoio. Non è presente nella memoria non solo dell’Italia ma anche della provincia a cui appartengo, quella di Brescia. Questo anniversario ha nel suo intento anche quello di riportare alla coscienza collettiva questa tragedia e le vittime che l’hanno accompagnata, specialmente per affidare alla preghiera tanta sofferenza. L’occasione anche per riflettere sul rapporto uomo e ambiente, tema quanto mai presente nell’attuale dibattito a livello Ecclesiale e Mondiale”.

Ieri sera all’imbrunire si sono accese ufficialmente, nella commozione generale, le luci sulla diga, un progetto ideato dal light designer bergamasco Maurizio Quargnale con la collaborazione di Scalve Mountain e di Gewiss. Un’ordinanza ha vietato a chiunque di avvicinarsi alla diga per il maltempo di ieri e di oggi. Così le prime immagini della diga illuminata, realizzate dal regista Davide Bassanesi, sono state proiettate nella chiesa di Vilminore nel corso della commemorazione svoltasi nel tardo pomeriggio, nel corso della quale una delegazione della Croce rossa italiana ha consegnato all’amministrazione lo Scudo Blu, che sarà posizionato sulla diga.

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