Quest’anno il Centro Faunistico del Parco dell’Adamello non ha, come di consueto, riaperto a fine marzo per le visite libere. Si è in attesa di importanti interventi sulle strutture di degenza, che dopo 12 anni di utilizzo hanno bisogno di manutenzione. Per questo motivo, al momento non è possibile lasciare che i visitatori si muovano liberamente all’interno della struttura.

La direzione ha quindi deciso di aprire il centro, per il momento, solo con visite guidate in cui la Biologa e Guida Ambientale Escursionistica Alessandra Materia accompagna i partecipanti in un viaggio per conoscere meglio la fauna alpina presente nel Parco dell’Adamello e approfondire il rapporto uomo-natura. Come quella in programma questa domenica 8 maggio in Valle di Stabio, tra Niardo e Breno, in un territorio ricco di biodiversità.

Il Centro ospita, inoltre, l’unico Centro Recupero Animali Selvatici presente in provincia di Brescia, dedicato al recupero della fauna selvatica rinvenuta ferita o debilitata. Dal 2011, in undici anni d’attività, il centro di Paspardo, ora gestito da Lontano Verde, è intervenuto su più di 4mila animali provenienti da tutta la provincia, con una percentuale di successo di circa il 40 per cento. Sono stati consegnati in affidamento per tre quarti uccelli e il resto mammiferi; il 21%è di interesse conservazionistico.

Lo scorso anno la principale causa di ricovero è stata per nidiacei o orfani (44%)e per traumi di varia origine (22%), tra cui impatto con auto, linee elettriche e vetrate. Gli animali debilitati e denutriti sono stati il 7%, mentre quelli trovati o predati da animali domestici il 6%. Nove i rapaci per cui è stato possibile accertare la presenza di pallini di arma da fuoco tramite radiografia (4 sparvieri, 3 poiane, 1 gheppio e 1 gufo di palude).

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