(Foto di Federico Troletti)

Il Museo Diocesano di Brescia ospita la rassegna “Ceruti sacro e la pittura a Brescia tra Ricci e Tiepolo”, che analizzerà la limitata produzione di opere di carattere sacro realizzate durante il suo soggiorno in provincia di Brescia dall’artista milanese vissuto nel ‘700, anche conosciuto come il Pitocchetto.

Oggetto dell’esposizione, che rimarrà aperta dal 12 marzo al 21 maggio, sarà dunque quello di presentare la produzione a carattere religioso dell’artista nella sua interezza per quanto concerne le opere conservate nella provincia di Brescia, cui si affiancherà una selezione di dipinti da lui eseguiti dopo il suo soggiorno in città, tra Padova, Piacenza e Crema.

A ricordare che in quel periodo anche la Vallecamonica fu meta del Pitocchetto ci saranno cinque opere. Ceruti infatti mosse i primi passi bresciani lontano dalla città, a Sonico, nella frazione Rino. Le due tele appartenenti alla chiesa parrocchiale di Sant’Antonio Abate sono state esposte a Brescia, insieme alla Madonna del Rosario di Artogne e ad altre due opere a tema sacro custodite nella chiesa dei Santi Cornelio e Cipriano.

Il percorso espositivo è introdotto da trenta dipinti sacri dei principali artisti attivi nel territorio bresciano e bergamasco nei primi anni del settecento, tra cui Sebastiano Ricci, Giovambattista Tiepolo, Andrea Celesti, Antonio Cifrondi, Francesco Paglia e si arricchisce con quelli di autori operanti tra gli anni venti e gli anni quaranta, quali Giuseppe Tortelli, Antonio e Angelo Paglia, Francesco Monti, che testimoniano la vitalità del panorama artistico locale e di una committenza aperta ai migliori artisti del periodo.

La rassegna è organizzata a cura del Museo diocesano di Brescia in collaborazione con la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia, con il patrocinio della diocesi di Brescia, col contributo di Fondazione Cariplo. L’allestimento della mostra è a cura di Angelo Loda, responsabile del settore storico-artistico della Soprintendenza ABAP e con la collaborazione di Federico Troletti.

La parrocchiale di Gandino (BG), che conserva una serie quasi unica di testimonianze dell’arte cerutiana, diverrà una sorta di seconda sede della mostra, nell’ambito degli eventi di Bergamo Brescia Capitale della Cultura. Sempre nell’ambito dell’evento 2023, al Museo di Santa Giulia, sempre a Brescia, viene proposta “Miseria e Nobiltà, Giacomo Ceruti nell’Europa del Settecento”.

Share This