Fino a qualche anno fa la proposta di una Provincia di Vallecamonica era una provocazione, tirata in ballo soprattutto in periodo di campagna elettorale. Se n’è tornato a parlare martedì scorso, in occasione dell’assemblea della Comunità Montana, ma questa volta senza alcun intento provocatorio.

A parlare di una necessità di maggiore autonomia da parte della Vallecamonica ed in generale delle valli alpine è stato Sandro Bonomelli, presidente dell’ente comprensoriale, che ha sottolineato quanto una maggiore indipendenza da parte della Valle potrebbe facilitare la gestione delle varie emergenze che si possono presentare sul territorio.

Proprio dagli ultimi episodi legati alle condizioni metereologiche è partita la riflessione di Bonomelli, che ha ricordato che ad un anno di distanza dall’alluvione che ha travolto Niardo, i residenti non hanno ancora ricevuto i contributi promessi.

Alla luce anche degli ultimi eventi, i delegati di Comunità Montana e Bim hanno votato all’unanimità la creazione di una commissione, i cui sindaci che ne faranno parte lavoreranno per stendere una proposta di maggiore autonomia da sottoporre alla Regione ed allo Stato. L’assemblea di martedì si è aperta con la richiesta di un minuto di silenzio per ricordare Chiara Rossetti, la 16enne morta travolta da un albero durante un campo estivo con gli scout nel territorio di Corteno Golgi.

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