Corteno Golgi per la Festa della Liberazione ha reso omaggio al partigiano filosofo Pietro Chiodi. Lo ha fatto inaugurando lunedì una sala a lui intitolata, presso la sua casa natale a Corteno, che vuole essere spazio polifunzionale al servizio della comunità.

Proprio nella nuova “Sala Chiodi”, dopo la resa degli onori al monumento dei caduti a Santicolo, è stata approfondita la figura dell’illustre concittadino, nato a Corteno nel 1915 e laureatosi in pedagogia nel 1938. Entrato in contatto con il comunista antifascista Cocito, anche Chiodi nel 1944 venne catturato dalle SS italiane, assieme ai suoi compagni, e deportato in un campo di prigionia.

Nel 1946 narrò la propria esperienza di lotta, di prigionia e di guerra civile nel libro “Banditi”, scritto in forma diaristica e pubblicato dall’ANPI, uno dei primi memoriali di deportati politici italiani. Proprio gli scritti di Chiodi sono stati al centro della riflessione ieri a Corteno, grazie agli interventi del prof. Pino Marchetti e alle letture di alcuni brani tratti dal libro a cura dell’attore Luciano Bertoli, oltre che con la presentazione da parte della classe terza della secondaria di primo grado di Corteno Golgi del lavoro svolto a scuola a seguito della lettura del libro “Banditi” regalato loro dall’amministrazione comunale.

La giornata si è conclusa con la posa di un omaggio floreale sulle tombe dei caduti e sulla tomba di Pietro Chiodi presso il cimitero e la resa degli onori al monumento dei caduti a Corteno Golgi.

Le celebrazioni del 25 aprile proseguono oggi con le manifestazioni comprensoriali: a Sellero per l’alta Valle, a Braone per la media Valle e a Costa Volpino per la bassa e l’alto Sebino.

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