Ottantuno nuovi casi, 63 nuovi guariti ed un totale di 761 attualmente positivi: è questa la situazione aggiornata a mercoledì scorso e comunicata dall’Ats della Montagna nell’ultimo bollettino di marzo. Con la chiusura del mese, però, si chiude anche lo stato di emergenza per tutta l’Italia, a più di due anni dalla sua proclamazione.

Da oggi non c’è più il sistema delle Regioni a colori, decade il Comitato Tecnico Scientifico e la struttura del Commissario Straordinario ma, soprattutto, si allentano le misure anti-contagio. Sempre da oggi, ad esempio, il Green Pass non è più obbligatorio per entrare in negozi, uffici pubblici, banche e poste, alberghi e b&b, per andare dal parrucchiere e dal tabaccaio, per praticare sport outdoor né per sedersi ai tavoli all’aperto di bar e ristoranti.

L’obbligo di certificazione verde decade anche su bus e metro, dove però si dovrà continuare a indossare la mascherina Ffp2. Il Green Pass base resta obbligatorio fino al 30 aprile per consumare nelle sale interne e per viaggiare su aerei, navi, traghetti e treni regionali; fino alla stessa data obbligo di Super Green Pass nei teatri, cinema, piscine, centri benessere e palestre.

Cambiano anche le regole per le quarantene: per chi entra in contatto con positivi basterà l’autosorveglianza per dieci giorni; a scuola vanno in Dad solo i positivi; in caso di più di quattro contagi in classe, si continua a frequentare in presenza, ma con obbligo di mascherina Ffp2 per dieci giorni.

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