E’ notizia dei giorni scorsi il recupero, a Gardone Riviera, di un’aquila reale, che purtroppo non è sopravvissuta all’intossicazione per cui era stata presa in cura. La notizia ha però riacceso l’attenzione sull’importanza dei Centri di recupero degli animali selvatici: in Lombardia ce ne sono sette, di cui due in provincia di Milano, uno in quelle di Bergamo, Sondrio, Pavia e Lecco e due a Mantova. Nel Bresciano, l’unico Centro di recupero degli animali selvatici presente si trova in Vallecamonica, a Paspardo.

Inserito all’interno del Parco dell’Adamello e gestito dall’Associazione LontànoVerde, il Cras camuno conta sette ettari di superficie su cui, tramite iniziative speciali dedicati a famiglie e scolaresche, si possono incontrare animali selvatici tra i più vari, non più in grado di vivere in autonomia.

In tredici anni di attività, il Cras di Paspardo si è occupato di oltre quattromila animali, in gran parte uccelli e mammiferi: spesso il ricovero è dovuto perché gli esemplari rimangono soli, o perché restano feriti in scontri con auto, linee elettriche o vetrate; più rari i casi di animali con in corpo pallini di arma da fuoco.

Se l’accoglienza e la cura degli animali feriti non si ferma durante l’anno, l’accesso al Cras, invece, si limita alla primavera ed all’estate, quando si organizzano eventi per far avvicinare chi lo desiderasse ad una fauna difficile da incontrare così da vicino.

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