Soddisfazione da parte dell’amministrazione di Darfo Boario Terme per l’attivazione del “Pozzo Scuola Boario”. Dopo le segnalazioni dei cittadini più anziani dell’esistenza del pozzo, che una volta serviva anche all’imbottigliamento, situato in via Repubblica a Boario, i lavori sono partiti e gli scavi hanno raggiunto via Roccole, all’altezza dello svincolo per la stazione, dove le tubazioni si immettono nell’acquedotto cittadino. La rete idrica comunale con questa struttura in funzione riceve dai 15 ai 20 litri di acqua al secondo.

Un ulteriore attacco non collegato è stato predisposto per l’impianto e consentirà in futuro di allargare ad altre reti della città la distribuzione dell’acqua del pozzo, incrementando all’occorrenza le quantità erogate. L’opera è stata realizzata dalla società Acque Bresciane ed è costata circa 80mila euro.

“Si tratta di una struttura apparentemente semplice, ma tecnologicamente avanzata ed installata a cielo aperto per normativa, che viene inserita in una struttura di protezione in vetro parzialmente trasparente, così che possa diventare oggetto di informazione per cittadini, turisti e ragazzi. In fondo siamo pur sempre la città dell’acqua e l’acqua è il bene più prezioso di cui disponiamo” ha commentato Dario Colossi ringraziando i tecnici e gli amministratori che in poco tempo hanno permesso questo passo avanti. Un provvedimento che il sindaco ha però definito “una fasciatura a un malato che non si può dire guarito”, poiché la convinzione della maggioranza insediatasi a giugno è che si debba approfondire ulteriormente la gestione del ciclo integrato dell’acqua della città.

“Nei prossimi giorni inizieremo ad affrontare la seconda fase di questo processo di cambiamento che condivideremo con i cittadini per renderli partecipi delle scelte che opereremo per il futuro, nel loro esclusivo interesse” ha dichiarato il primo cittadino. Già a luglio Colossi e i suoi avevano annunciato, facendo scaturire non poche polemiche e non solo a Darfo, di dare inizio a un percorso per valutare un progetto di cessione della gestione del sistema idrico integrato del Comune ad una società pubblica individuata da AATO di Brescia.

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