95 anni fa il disastro del Gleno.
Il Comune di Darfo Boario Terme si prepara, questo fine settimana, a ricordare la tragedia che causò 356 morti. Era il 1° dicembre 1923 quando, dopo due mesi di piogge torrenziali, la diga del Gleno crollò, trascinando sei milioni di metri cubi di acqua, fango e detriti fino al lago d’Iseo, passando per Colere, Angolo, Darfo, Erbanno e Corna.
Una tragedia fortemente sentita ancora oggi dalla comunità, composta anche da chi, ai tempi bambini, ancora ricorda il suono delle campane che avvertivano del disastro imminente, cercando di mettere in salvo più persone possibili. Proprio per ricordare le vittime di quel giorno, venerdì, alle ore 21:00, il Comune proporrà, al Teatro San Filippo, lo spettacolo ‘Gleno: 1 dicembre 1923’ con Emanuele Turelli e Davide Bonetti, per la regia di Claudio Cominardi.
Il giorno successivo, invece, alle 07:45, l’orario in cui si verificò la tragedia, le campane di Darfo e delle frazioni suoneranno ‘a distesa’; alle ore 17:45 ci sarà la posa di una corona di fiori presso la lapide che ricorda i morti di quel giorno ed il lancio di un mazzo di fiori dal ponte sul Dezzo. Quindi, alle 18:30 la Messa celebrata da mons. Gaetano Bonicelli, con il coro Ana di Darfo ed, in serata, alle ore 21:00 nella chiesa dei Santi Giuseppe e Gregorio Magno di Corna, l’Ensemble dei fiati dell’Orchestra del Conservatorio di Darfo terrà un concerto.
‘Commemorare questo evento ha un duplice scopo’, afferma Giacomo Franzoni, Assessore alla Cultura della Città di Darfo Boario Terme, ‘il primo, quello di non dimenticare le vittime; il secondo, quello di riflettere seriamente sugli effetti dell’antropizzazione e sulla seria responsabilità che si genera nelle scelte amministrative di gestione di un territorio.