Il Ministro Mariastella Gelmini è tornata a Edolo per parlare di montagna. “Il disegno di legge sulla montagna non è un punto di arrivo ma un punto di partenza”, ha affermato il Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, nel corso del convegno “Ddl montagna e green community. Nuove prospettive per i Comuni montani”, organizzato da Anci Lombardia e Anci Piemonte presso la sede di Unimont a Edolo.

Ospiti del Comune di Edolo e del sindaco Luca Masneri, che da giugno coordina il tavolo Tecnico per la Montagna istituito dal Governo, c’erano: Massimo Sertori, assessore agli Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni della Regione Lombardia; Alessandro Mattinzoli, assessore alla Casa e Housing Sociale della Regione Lombardia; Bruno Bettinsoli, Presidente del Dipartimento Piccoli Comuni e Montagna di Anci Lombardia; Stefano Costa, Vicepresidente di Anci Piemonte, Tiziano Maffezzini, Presidente di Uncem Lombardia.

Sono intervenuti inoltre il professor Elio Franzini, rettore dell’Università Statale di Milano, Ilario Sabbadini, sindaco di Corteno Golgi e assessore in Comunità Montana di Vallecamonica; Elio Moretti, presidente della Provincia di Sondrio; Dario Corvi, sindaco di Aprica; la professoressa Anna Giorgi, presidente del Corso di Laurea in Valorizzazione e Tutela dell’Ambiente e del territorio montano e l’avvocato Francesco Cesare Palermo, membro del Tavolo Tecnico per la Montagna. Anche due studenti del corso di laurea di Unimont, Martina Mauri e Giovanni Di Paolo, hanno preso la parola sul tema.

Per il Ministro bresciano con il provvedimento si riporta “l’attenzione alle aree interne e alla montagna e a tutti i territori che, per tradizione, sono stati dimenticati.” Proprio per questo il disegno di legge introduce la Snami: la Strategia Nazionale per la Montagna, strumento attraverso il quale il Ministro per gli Affari regionali individua le linee strategiche per la crescita e lo sviluppo economico e sociale, l’accessibilità dei servizi essenziali e delle infrastrutture digitali. La Snami viene finanziata grazie al Fondo per lo sviluppo delle montagne italiane (Fosmit), per cui l’ultima legge di bilancio ha stanziato 100 milioni di euro per il 2022 e 200 milioni a decorrere dal 2023.

Gelmini ha comunque sottolineato come lo sviluppo montano debba rientrare in un ridisegno complessivo delle politiche nazionali, possibile “grazie alle risorse messe a disposizione anche dall’Europa con il PNRR”.

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