La Vallecamonica lo aveva accolto quando, nel 2013, firmò il suo primo contratto da allenatore con il Darfo Boario. Un’esperienza, quella camuna, che il bresciano Roberto De Zerbi ha conservato nel cuore, tant’è che ha deciso di devolvere i 5mila euro ricevuti insieme al Premio Enzo Bearzot di cui è stato insignito il 16 maggio, a due Case di riposo, tra cui la Angelo Maj di Boario Terme (l’altra è di Castenedolo).

Il Premio Bearzot viene assegnato dall’Unione Sportiva Acli con la Federazione Italiana Gioco Calcio: la scelta di De Zerbi, allenatore dello Shakhtar Donetsk è dovuta al suo gesto, poco dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, di assicurarsi che i suoi giocatori e le loro famiglie fossero tutte al sicuro prima di tornare in Italia. “Gesto”, si legge nelle motivazioni, “che ha ribadito la sua dedizione al gruppo, e che sarebbe certamente piaciuto tanto anche ad Enzo Bearzot, uomo e tecnico capace di fare di certi valori una filosofia di vita”.

“Pensiamo sempre ai bambini ma ci dimentichiamo degli anziani”, ha commentato De Zerbi spiegando le ragioni della sua donazione alle due case di riposo, sottolineando di aver fatto in Ucraina “un gesto semplice” ma di essere orgoglioso per il premio ricevuto, che condivide con il suo staff. Grande riconoscenza da parte della Fondazione Angelo Maj, che ha invitato De Zerbi a Boario per poterlo ringraziare di persona.

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