Spazio Autismo festeggia dieci anni di presenza sul territorio. Dalla sua nascita, nel 2011, ad oggi, il servizio ha preso in carico i minori con disturbi dello spettro autistico e le loro famiglie, fornendo trattamenti educativi personalizzati.

Gli utenti dai 2 ai 18 anni accedono al servizio tramite l’ASST di Vallecamonica e ricevono interventi diversificati a seconda dei bisogni e della gravità della situazione, nella sede di Piazza don Bosco di Darfo Boario Terme.

In occasione dei dieci anni di attività del Centro, il Consorzio Sol.Co Camunia, ente promotore e gestore di Spazio Autismo, ha progettato una serie di iniziative che coinvolgeranno la comunità attraverso azioni mirate rivolte alle scuole e tramite attività di sensibilizzazione negli spazi trasversali, per aumentare l’attenzione e la consapevolezza sul tema dell’autismo.

In particolare il Consorzio farà partire un corso di formazione sulla tecnica ABA – un approccio volto a ridurre i comportamenti negativi dei bambini affetti da autismo. La sua efficacia è strettamente legata all’ampliamento dell’ambiente educativo e il tentativo del Consorzio è proprio quello di rendere tutti i contesti idonei al pieno sviluppo psicofisico del bambino. Le scuole pilota riceveranno un kit contenente del materiale visivo volto a facilitare la fruizione dello spazio della persona con autismo, del materiale informativo e un pacchetto ore di personale specializzato di supporto all’organizzazione dei locali e alla predisposizione del materiale.

Sol.Co, con l’obiettivo di incentivare il coinvolgimento territoriale in materia di disturbi dello spettro autistico, lancerà anche una campagna di comunicazione visiva finalizzata a far conoscere la realtà dei disturbi dello spettro autistico che coinvolgerà organizzazioni e realtà differenti: Spazio Autismo e il Fondo Sara Pedersoli, ad esso collegato, gli Istituti Comprensivi pilota – Darfo 2, Breno, Edolo – l’Anfass e dei Comuni della Valle.

“Forse per la prima volta l’autismo supererà le barriere di ambulatori e centri per entrare nella società” commentano dal Consorzio, consapevoli dell’importanza di saper rendere tutti i contesti idonei al pieno sviluppo psicofisico del bambino autistico.

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