“La società non intende cercare alibi, giustificazioni e nemmeno fare precisazioni che alimenterebbero solamente inutili polemiche”: con queste parole il Darfo apre un comunicato stampa firmato da Walter Venturi, presidente neroverde, tramite cui commenta lo spiacevole episodio accaduto sabato scorso quando, dopo la sospensione della gara contro il Carpenedolo della categoria Juniores a causa di una rissa, la direttrice di gara si è ritrovata chiusa dentro lo stadio.

Proprio a lei vanno “le scuse più sentite” da parte della società, con l’augurio “di poterla incontrare al più presto per scusarci di persona auspicando di averla ancora ad arbitrare a Darfo”. I neroverdi si rivolgono anche a giocatori e pubblico, diventati “parte attiva di questa rissa vergognosa”: per evitare future invasioni di campo, è stato deciso di posizionare una rete di recinzione tra la tribuna ed il terreno di gioco, cosa mai fatta prima semplicemente perché non si erano mai verificati episodi simili.

“La nostra società”, prosegue il comunicato, “continuerà a promuovere i valori della correttezza e della sportività ben sapendo che, purtroppo, ‘fare calcio’ ai nostri giorni è sempre più difficile. Episodi come quelli accaduti sabato scorso ci scoraggiano ma ci rendono consapevoli che, oggi più che mai, è necessario investire sull’educazione delle persone più che sulle qualità tecniche dei calciatori”. Il Darfo è già stato sanzionato per l’episodio: partita persa a tavolino (così come per il Carpenedolo) e multa da 300 euro.

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