L’evento “D(i)ritti a maggio”, tenutosi il giorno della Festa dei Lavoratori a Cividate Camuno e voluto per sensibilizzare l’opinione pubblica camuna sulle condizioni salariali degli operatori esterni dei Musei Nazionali della Vallecamonica ha dato i suoi primi frutti.

Da quella giornata è nata infatti la volontà di costruire un dibattito collettivo, critico e indipendente sulle precarietà nel mondo del lavoro. Si è così costituito il Collettivo 5.37, un nome che è un esplicito riferimento alla paga lorda oraria stabilita nel contratto attualmente applicato ai lavoratori del Polo Museale della Lombardia, organo del Ministero della Cultura che coinvolge tredici realtà, tra cui anche i Musei Nazionali di Valle Camonica.

Elisa Salvetti presenta il Collettivo 5.37

“Siamo rimasti positivamente colpiti dalla partecipazione all’evento del 1° maggio”, ci ha raccontato Elisa Salvetti, membro del collettivo, “questo ci ha fatto capire che sono temi di cui si sente la necessità di discutere. Abbiamo ricevuto la spinta giusta per proseguire nella nostra attività”.

Uno dei primi obiettivi del collettivo è dunque quello di far conoscere a più persone possibili le condizioni di chi ha a che fare con un lavoro precario e povero: “partiamo dalla cultura”, prosegue Salvetti, “perché l’idea nasce dalla mobilitazione dei lavoratori esterni dei Musei della Vallecamonica di dicembre. Ma vogliamo allargarci a tutte le sfere lavorative, vuole essere un dibattito aperto a tutti e creare uno spazio di condivisione. Per questo invitiamo chiunque voglia partecipare a scriverci a collettivo5.37@tutanota.com”.

Un percorso, quello che i membri del gruppo si trovano davanti, non semplice ma necessario per avviare una riflessione sul mondo del lavoro e garantire tutele a chi ora lavora nell’incertezza e nell’impossibilità di progettarsi un’esistenza.

Per questo l’evento del 1° maggio è stato solo il primo di una serie di appuntamenti previsti: “Abbiamo già alcune idee in programma”, rivela Salvetti, “la prima si terrà il 2 giugno, sarà una camminata. Ma vogliamo proporre anche altre iniziative sia prima dell’estate che dopo, per tenere alta l’attenzione su questi temi e contribuire a costruire un dibattito pubblico su di essi”.

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