Don Ermanno Magnolini è fuori pericolo e potrebbe fare rientro nella sua parrocchia di Berzo Demo già nelle prossime ore. Sospiro di sollievo per il sacerdote 68enne rimasto intossicato dal monossido di carbonio martedì a Quercegrossa, nel Senese.

Più critiche, tanto da richiedere il ricovero in terapia intensiva con prognosi riservata, le condizioni di don Oscar Ziliani, 56 anni, parroco di Vezza d’Oglio e Incudine e amministratore parrocchiale di Canè, Stadolina e Vione.

Sono stati portati entrambi nella camera iperbarica dell’ospedale di Grosseto l’altro giorno, dopo che il sacerdote che li ospitava, don Alessandro Galeotti, non li ha visti arrivare per la messa mattutina e li ha trovati privi di sensi nelle rispettive camere.

Con tutta probabilità all’origine delle esalazioni ci sarebbe il malfunzionamento di una stufetta. I due parroci camuni sono stati trasportati al pronto soccorso di Maria alle Scotte, poi trasferiti in eliambulanza all’ospedale Misericordia di Grosseto, particolarmente specializzato e attrezzato per questo genere di casi. Don Ermanno ha risposto bene alle terapie, mentre il quadro clinico di don Oscar sta tenendo con il fiato sospeso l’alta Vallecamonica, dove esercita il suo ministero dal 2005. Don Alessandro era stato compagno di seminario di don Oscar e dopo tanti anni avevano organizzato il ritrovo: “Sono sconvolto, non resta che pregare per lui” ha dichiarato alla stampa senese.

Gli accertamenti sono proseguiti per tutta la giornata di martedì e la polizia giudiziaria dei Vigili del fuoco ha posto sotto sequestro la casa parrocchiale in cui i due camuni alloggiavano.

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