Due nuovi droni in dotazione alla Polizia Provinciale di Brescia. Sofisticate apparecchiature che permetteranno agli agenti di rispondere in maniera ancora più efficace alle incombenze che vengono richieste loro, come il controllo dei grandi carnivori previsto dai progetti Wolf Alps e Life Ursus, oppure i censimenti della fauna alpina.

In questo momento storico, in cui la presenza dell’orso anche nelle nostre vallate alpine bresciane è stato documentato più di una volta, il monitoraggio attraverso le nuove tecnologie si rivela di grande supporto.

Le immagini ad alta definizione registrate a decine di metri d’altezza, con un raggio di azione di quindici chilometri, sono visionabili dagli schermi della sede della Polizia. Addirittura questi droni hanno dei sensori termici che rilevano il calore di ogni essere vivente filmato. Uno strumento utile anche per le attività nell’ambiente rurale e montano, oppure per l’individuazione di emergenze ambientali sul territorio. Saranno messi inoltre a disposizione degli enti che ne facessero richiesta per la ricerca di dispersi.

I droni sostituiscono i poliziotti? Pare che non sia questo l’intento: stanno per partire i corsi di formazione rivolti a sei agenti, ampliati poi ad altri colleghi, in modo tale che la Provinciale sia sempre più preparata ad ogni possibile scenario sul quale deve operare.

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