Tra pochi mesi sarebbe diventato di nuovo papà, Martino Febbrari, 42enne di Edolo. Questo pensiero rende ancora più straziante la notizia della sua morte, avvenuta venerdì mattina nel corso di una normale giornata di lavoro per conto del Consorzio Forestale alta Vallecamonica, del quale era operaio caposquadra da 12 anni.

Una scarica di pietre lo ha travolto e ucciso sul colpo in località Palam Palè di Berzo Demo, a 1700 metri di quota, dove il Consorzio era impegnato in un’operazione di bonifica della zona, colpita dalla Tempesta Vaia nel 2018. Altri due colleghi sono stati investiti dal materiale in caduta e sono rimasti feriti.

Oggi bandiera a mezz’asta in segno di lutto sul pennone del Municipio di Edolo. “Un giorno ricolmo di straziante tristezza per la nostra comunità. Abbiamo perso uno di noi, compagno, padre, figlio, fratello, amico, collega…un operaio di elevate competenze tecniche, un ottimo caposquadra, serio e preciso nel suo lavoro”. Così in un messaggio l’Amministrazione Comunale di Edolo, guidata da Luca Masneri, si è stretta al dolore dei famigliari di Martino Febbrari e ai suoi colleghi del Consorzio Forestale.

È stato proprio il sindaco di Edolo, insieme alle maestranze del Consorzio, ad avvisare la compagna Gloria e la madre Vittoria dell’accaduto. L’operaio lascia nel dolore anche il fratello Manuel e lo zio Lino Febbrari, noto giornalista locale.

La salma di Martino Febbrari è stata ricomposta nella sala del commiato Melotti di Edolo, da dove domenica alle 18:30 gli verrà dato l’ultimo saluto prima della cremazione. Gli inquirenti hanno acquisito la documentazione relativa al cantiere.

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