La neve caduta in queste settimane di primavera ad alta quota non deve ingannare: l’inverno che ci siano da poco lasciati alle spalle non solo è stato estremamente siccitoso ed avaro di neve, ma anche il quinto più caldo della serie storica, mentre gli ultimi sette anni sono stati –stando alle rilevazioni del servizio di monitoraggio satellitare europeo Copernicus- i più caldi di sempre.

Queste premesse non fanno ben sperare per l’estate che dovrà affrontare il ghiacciaio dell’Adamello, già alle prese in questi anni con una riduzione della sua superficie: le alte temperature inevitabilmente accelereranno il processo di fusione.

La situazione sul Presena, invece, è tale per cui la neve più recente ha permesso a Pontedilegno-Tonale di tenere aperti gli impianti fino al 15 maggio prossimo; poi si procederà subito con la posa dei teli geotessili, operazione questa che viene anticipata di qualche settimana rispetto al passato proprio per preservare maggiormente la superficie nevosa (ad oggi sono oltre venti i metri di neve salvati dai teli), ma solo quella utile alle piste da sci.

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