La macchina organizzativa per far fronte all’emergenza profughi che dall’Ucraina stanno giungendo in Italia inizia a definirsi ed a mettersi in moto. A cominciare dalla città: la Prefettura, dopo una riunione di quattro ore, ha inviati a tutti e 205 i sindaci del Bresciano una nota relativa all’accoglienza dei profughi sia nei Cas (Centri accoglienza straordinaria) sia nei Sai (Sistemi di accoglienza ed integrazione), ma anche su come comportarsi nel caso di accoglienza spontanea da parte dei cittadini.

Per questo, da giovedì sarà attivo un sito dedicato all’emergenza, con tutte le informazioni a riguardo e la possibilità, tramite una mail, di comunicare la propria disponibilità ad accogliere dei profughi in casa. A proposito di accoglienza, la Vallecamonica e la vicina Bergamasca non stanno a guardare: le iniziative iniziano a fioccare.

Dopo la notizia dell’arrivo nella primaria di Bienno di quattro bambini ucraini con le loro famiglie, il Comune di Rogno ha deciso di ospitare un gruppo di cinquanta persone tra mamme e bambini, più altri dieci bambini non accompagnati.

Più a nord, la parrocchia di Demo sta ospitando tre mamme ed i loro figli, mentre a Sellero il Comune ha messo a disposizione un appartamento per due nonne ed altrettanti nipoti (nella foto). L’Unione dei Comuni della Valsaviore invita i residenti ad accogliere i profughi nelle loro case libere ed abitabili, offrendo in cambio uno sconto su Imu e Tari ed un rimborso su luce e gas per il periodo di accoglienza.

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