Se ne parla da tempo, e il 2023 potrebbe finalmente portare un nuovo Centro Recupero Animali Selvatici dedicato agli esemplari tropicali a Brescia. Lo ha confermato la Polizia provinciale di Brescia, che ha tracciato un bilancio dello scorso anno nell’ambito dell’attività di recupero di animali: più di 1.800 gli interventi di recupero di animali selvatici tra cui rapaci, ungulati, volpi, tassi, faine, che sono stati affidati ai centri per la cura riabilitativa CRAS, per poi essere liberati in natura, ma anche le decine di interventi per il contenimento della fauna selvatica richiesti da agricoltori e allevatori per il contrasto a piccioni, corvidi, nutrie e cinghiali.

Si è pronti ora per l’attivazione di un CRASE (Centro di Recupero Animali Selvatici Esotici), specializzato appunto in fauna esotica, che accoglierebbe tutti quegli animali sequestrati dalle forze di polizia perché commerciati o detenuti illegalmente, come pappagalli, piccole scimmie, iguane e altri rettili, ma anche grandi felini. Quello bresciano diventerà così uno dei poli principali per la cura e la salvaguardia degli animali selvatici della Lombardia: sarà dotato di sala operatoria, farmacia, laboratorio di analisi diagnostica radiologica e tutto quanto può servire al soccorso di ogni tipo di animale.

Il Centro di recupero per animali selvatici ed esotici dovrebbe aprire entro giugno 2023 in via Romiglia in città. Il costo dell’intervento ammonta a 1 milione di euro, per metà sostenuto dalla Provincia di Brescia, per l’altra metà dalla Regione.

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