Con il mese di marzo anche presso i Pronto Soccorso degli Ospedali di Esine e di Edolo entrerà in vigore il nuovo Triage (procedura di valutazione) voluto da Regione Lombardia per migliorare la gestione dei flussi in Pronto Soccorso, comprendente nuovi criteri di valutazione, la creazione di protocolli di presa in carico rapida, la focalizzazione sui bisogni prioritari, l’individuazione precoce delle patologie tempo-dipendenti, la valutazione della bassa intensità secondo criteri legati alle risorse di impiego, la realizzazione di corridoi rapidi di accesso per codici minori.

Il nuovo percorso prevede la gestione dell’accoglienza attraverso un’accurata raccolta dei dati clinici e della sintomatologia, che sarà integrata con l’utilizzo di criteri internazionali per l’individuazione precoce della criticità e al corretto indirizzo del paziente nell’area ad alta o bassa intensità di cura. Sempre a partire dal triage, sono già attivi percorsi facilitanti chiamati “fast track” e “see and treat”, per rendere più snello il percorso per i codici minori che necessitano di un completamento diagnostico (radiologico o specialistico).

Non solo, da circa un anno è attiva la figura dell’infermiere flussista, trait d’union tra le necessità del paziente e l’ambulatorio e figura di collegamento con i parenti, in modo da migliorare la comunicazione tra paziente, famiglia e operatori del Pronto soccorso, favorendo al contempo il supporto gestionale all’interno dei protocolli aziendali condivisi per la gestione degli utenti afferenti ai PS. Altre azioni intraprese per migliorare la gestione dei Pronto Soccorso, sono il monitoraggio costante della lista dei pazienti in attesa di ricovero nelle unità operative, attraverso l’istituzione della figura del Bed Manager per la gestione dei flussi in uscita ed entrata.

Infine si ricorda il potenziamento all’interno del PS di Esine dell’Area di Osservazione Breve (OBI), allo scopo di monitorare i pazienti con scarse indicazioni al ricovero ospedaliero prolungato ma tuttavia meritevoli di controllo clinico, attraverso la presenza di personale dedicato (medico-infermiere) per 6 posti letto monitorizzati di almeno 8 ore diurne esclusi i festivi, con volontà a prolungarne l’attività completa a 12 ore diurne anche nei festivi.

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