Due giornate che hanno visto oltre duemila volontari impegnati in diversi scenari per testare l’efficacia e la prontezza della macchina di Protezione Civile provinciale. La maxi esercitazione svoltasi nel fine settimana ha coinvolto 157 organizzazioni di protezione civile e 15 Comuni, tra cui anche alcuni del Sebino come Pisogne e Sale Marasino, ed è stata organizzata dalla Provincia con il Comitato di Coordinamento delle Organizzazioni di Volontariato bresciano dopo due anni e mezzo di interruzione a causa della pandemia.

Il Campo base era stato allestito a Gussago, presso il Centro sportivo Corcione. Gli scenari previsti erano quelli di rischio antincendio boschivo, rischio idrogeologico, di soccorso nautico e di ricerca di persone scomparse con il supporto delle unità cinofile, alternati ai corsi che hanno messo l’accento sulle principali criticità ambientali degli ultimi anni. Domenica si è svolto il corso di “ricerca persona scomparsa” con il supporto del Soccorso alpino.

Successivamente, verso l’ora di pranzo nel parcheggio del Centro sportivo alla presenza del prefetto Laganà e del presidente Moraschini si è svolta una cerimonia di ringraziamento da parte delle autorità che ha visto il raduno di tutti i gruppi presenti.  “Un successo vero per un’esercitazione importantissima –ha dichiarato il direttore della Protezione civile di Brescia, Giovanmaria Tognazzi – che ha visto il coinvolgimento di un gran numero di volontari e ci ha permesso di testare gli interventi su vari scenari e le attrezzature in nostra dotazione”.

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