Sono in via di conclusione, in queste ore, i rilievi effettuati dall’Arpa Lombardia e dal Nucleo Operativo Ecologico di Brescia sul sito dell’ex Selca di Forno Allione, a Berzo Demo, per conto della Procura, che vuole accertarsi del livello di inquinamento nell’area in cui da anni sono stoccate 37mila tonnellate di rifiuti tossici.

A seconda dell’esito della relazione, l’inchiesta potrà prendere varie pieghe: la Procura ha intanto iscritto nel registro degli indagati GianBattista Bernardi, ex sindaco di Berzo Demo, e Giacomo Ducoli, curatore fallimentare: il reato ipotizzato è quello di inquinamento ambientale.

La situazione dell’ex Selca, con i rifiuti diventati pericolosi non solo per l’area di Berzo Demo ma anche per tutta la Vallecamonica, continua quindi ad agitare gli animi dei camuni ed in particolare di chi vive nel Comune in cui si trova l’area incriminata.

Qui è nato tempo fa un comitato spontaneo di cittadini che chiedono si possa intervenire il prima possibile per la bonifica della zona. Il gruppo si domanda dove sia la politica camuna e definisce “vergognoso che nonostante i proclami fatti, mancherebbero le risorse. È ora che tutte le associazioni ambientaliste e la popolazione camuna diano un segnale forte all’immobilismo”.

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