A seguito dell’evento franoso avvenuto il 14 luglio scorso in località Fontanelli, nel Comune di Darfo Boario Terme, tra gli abitati di Montecchio e Sacca di Esine, il sindaco Dario Colossi spiega con una nota come si sono messe le cose per la strada, che ad oggi rimane chiusa con ordinanza comunale da lui stesso firmata.

Questo perché in quota vi era – e vi è ancora – materiale roccioso instabile di grandi dimensioni, riferisce il sindaco. Pericoloso al punto che Regione Lombardia ha subito accordato un intervento in somma urgenza per realizzare una rete paramassi di emergenza, con allerta semaforica, per un importo di 100mila euro e consentire gli approfondimenti del caso.

L’intervento è stato effettuato con successo quest’estate, come afferma il sindaco, spiegando che però gli approfondimenti successivi hanno evidenziato come la situazione non potesse risolversi con la sola rete posizionata, ma avesse bisogno di un ulteriore intervento, con il posizionamento di una rete paramassi più robusta, in grado di contenere al 95% la forza d’urto dei massi che potenzialmente potrebbero distaccarsi o rotolare dal versante (così prevede la legge).

Regione Lombardia, continua Colossi, ha accordato con il Comune un ulteriore contributo di 370mila euro, che consentirà di posizionare il manufatto. È stata convocata la conferenza di servizi e a breve verranno appaltati i lavori. Ecco perché al momento, sentiti i tecnici e valutato il rischio potenziale di ulteriori eventi franosi, il Comune di Darfo ha deciso di mantenere chiusa la strada.

“Venerdì 1° dicembre abbiamo commemorato le 359 innocenti vittime del disastro del Gleno a causa (anche) della leggerezza umana. Pertanto, pur non garantendo che nulla accada, poiché le fatalità sono all’ordine del giorno, preferisco passare per un sindaco severo che ha a cuore l’incolumità dei cittadini, piuttosto che per il piacione di turno che finge di non vedere il problema” conclude Colossi parlando con schiettezza a chi più volte gli ha chiesto, in questi mesi, di riaprire il collegamento. “Stiamo tutti correndo per riportare alla normalità la situazione nel più breve tempo possibile, anche per le attività economiche che da questa situazione perdono opportunità e per coloro che utilizzano la strada per scuola-lavoro o per il giretto quotidiano”. Si presume che i lavori finiscano entro i primi mesi del 2024.

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