C’è un luogo, a Gianico, che da due anni è un rifugio sicuro per tutte quelle donne in cerca di una nuova vita e di un supporto per uscire da situazioni difficili. E’ Casa Felicia, così chiamata in onore di Felicia Bartolotta, la madre di Peppino Impastato, giornalista ucciso nel 1978, donna che ha dedicato gli ultimi anni della sua vita alla lotta contro la criminalità organizzata.

L’edificio di via Caduti di Campelli era stato sequestrato proprio alla criminalità, finendo nelle disponibilità del Comune che, nel 2020, ha deciso di trasformarlo in una residenza per donne con difficoltà economiche o problemi di disagio sociale.

Oltre ad offrire spazi in cui vivere, Casa Felicia è diventata in questi anni punto di riferimento per le donne in cerca di lavoro, ma anche luogo di incontri ed appuntamenti per le donne della Vallecamonica. Da qualche tempo, le ospiti della casa hanno anche allestito una bottega per la vendita di abiti per autofinanziare le attività proposte.

Una struttura necessaria, che richiede attenzione e cura: per questo, il Comune di Gianico ha ottenuto poco più di 95mila euro per dei lavori di ristrutturazione dal costo totale di 107mila euro: lavori che consistono nella sistemazione e messa a norma dell’impianto elettrico, nell’isolamento termico e nel miglioramento degli ambienti.

Share This