Si intitolava “Giuseppe Camadini protagonista della nostra storia” il convegno svoltosi giovedì 4 maggio al Centro pastorale Paolo VI di Brescia su iniziativa di Fondazione Tovini e di Edizioni Studium dedicato al notaio camuno in occasione della pubblicazione del volume “Giuseppe Camadini” (edito da Studium), che raccoglie i vari interventi fatti durante le celebrazioni per il decennale della scomparsa, avvenuta il 25 luglio 2012.

A introdurre il convegno è stato Michele Bonetti, presidente della Fondazione Tovini, che ha affermato: “La fede è stata il cardine e il faro di tutto il suo agire. Giuseppe Camadini è stato un uomo, un cristiano, un professionista che ha percorso una larga parte del Novecento da protagonista”. A seguire Tiziano Torresi, docente dell’Università degli studi Roma Tre, ha parlato del legame di Giuseppe Camadini con Studium, l’editrice fondata da Giovanni Battista Montini, oggi San Paolo VI Papa, e della volontà del notaio di salvarla.

Eliana Versace, storica e officiale del Dicastero delle cause dei santi ha invece ripercorso un altro aiuto portato avanti da Camadini, quello al quotidiano Avvenire, anch’esso fondato su impulso di Montini. La presentazione complessiva del volume è stata affidata a Rocco Buttiglione, filosofo e membro della Pontificia Accademia delle Scienze sociali, che ha conosciuto molto bene Camadini essendo parte del gruppo di giovani studiosi scelto proprio dal notaio per Studium, e lo ha definito “figura emblematica del cattolicesimo bresciano”. Buttiglione non ha esitato ad avanzare la proposta di aprire una causa di canonizzazione per Giuseppe Camadini, poiché mise la sua vita al servizio della verità.

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