Dopo la sanità e l’imprenditoria è lo sport ad essere protagonista del riconoscimento di “Camuno dell’anno”, assegnato ogni anno dalla redazione di Teleboario. Per il 2022, il titolo è andato infatti a Giuseppe Romele, atleta paralimpico di Pisogne in forza alla Polisportiva Disabili di Vallecamonica, a cui è riuscita l’impresa di portare in Vallecamonica una medaglia olimpionica, grazie al bronzo ottenuto alle Paralimpiadi invernali di Pechino, nella Middle Distance.

Prima ancora, a gennaio, aveva vinto la medaglia d’argento ai Mondiali di Lillehammer nella media distanza; un errore di calcolo del percorso nella Long Distance gli ha fatto perdere l’oro praticamente già al collo. Una delusione su cui, però, si è rifatto poche settimane dopo con la vittoria a Pechino, celebrata anche nella sua Pisogne, che lo ha accolto al suo ritorno con una grande festa e che gli ha consegnato, a maggio, il Premio San Costanzo per meriti sportivi.

Ex meccanico di professione, Romele, 30 anni, è giunto allo sci nordico dopo aver praticato nuoto e ciclismo: solo sulla neve, però, ha trovato quella dimensione che gli ha permesso di raggiungere risultati straordinari. “Giuseppe Romele”, si legge nella motivazione della redazione di Teleboario, “trova nello sport la forza per affrontare con il sorriso l’ipoplasia femorale bilaterale che lo affligge da quando è nato. Dopo il nuoto, si dedica completamente allo sci nordico grazie a cui può esprimere in pieno la propria energia e la propria contagiosa vitalità”.

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