E’ stato presentato nell’ottobre scorso, ma con l’avvio ufficiale della stagione sciistica il progetto Glac-Up entra nel vivo, cercando di coinvolgere anche coloro che si recheranno sulle piste da sci per trascorrere una giornata sulla neve.

Ideata da Giovanni Cartapani, Pietro Cimenti, Gabriele Doppiu e Sara Signorelli, tutti e quattro formatisi all’Università Bocconi (frequentano il corso di Laurea Magistrale in Economics and Management for Innovation and Technology), la start-up punta a sostenere la posa dei teli geotessili sul Presena coinvolgendo imprese e privati cittadini. I teli, che ogni estate sono posati sul ghiacciaio, permettono di riflettere la luce del sole e ridurne così lo scioglimento: si è calcolato che grazie ad essi ogni anno sono salvati tre metri e mezzo di neve.

Però, anche i teli geotessili hanno un ciclo di vita, e quelli utilizzati in questi anni non hanno più il potere riflettente di quando sono stati posati per la prima volta. Entra qui in gioco Glac-Up, che chiede la partecipazione di tutti per sostenere la sostituzione dei teli, garantendo così al Presena un’adeguata protezione nei mesi caldi.

Il progetto invita ad “adottare” alcuni metri quadri di ghiacciaio, versando una somma che parte da 24,90 euro: si può così ottenere il titolo di “Eroe del ghiaccio” e, tramite l’area utente del sito del progetto, seguire l’evoluzione del proprio contributo, verificando quanto ghiaccio è stato “salvato” e scaricando il certificato virtuale di adozione.

Anche il Consorzio Pontedilegno-Tonale ha accolto in modo entusiasta il progetto: dal 15 dicembre, a chi acquisterà lo skipass sia in biglietteria che online sarà chiesto di partecipare a Glac-Up, versando una quota volontaria di quattro euro. Inserendo poi il codice univoco dello skipass sul sito della start-up si potrà anche eventualmente adottare altri metri quadri di ghiacciaio, scontando i quattro euro precedentemente versati.

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