I nuovi dati dell’Istituto di statistica dicono che al 31 dicembre 2021 la popolazione residente in provincia di Brescia era calata a 1.254.322 abitanti, quasi 1400 in meno rispetto a 12 mesi prima.

Un calo dovuto al trend a livello nazionale, che vede una denatalità crescente ma anche una mortalità significativa, ancora riconducibile al Covid oltre che ad altri fattori: anche nel 2021 i decessi nel bresciano hanno superato il dato degli anni precedenti: 13.358 quelli riportati nelle tabelle dell’Istituto di statistica.

Dal canto loro, le nascite sono scese sotto quota 9mila: 8807 per la precisione, il 2,7% in meno rispetto al 2020, in calo addirittura del 6% sul 2019.

Dando uno sguardo alla Vallecamonica, in termini percentuali in rapporto alla popolazione il calo maggiore si registra a Lozio: meno 6%: su una popolazione di 354 abitanti attuali si è verificato un calo di 23 abitanti. Cattive notizie anche da Saviore dell’Adamello: meno 5,9%: sono 802 i residenti attuali, 51 in meno rispetto allo scorso anno. Monno in calo di 13 residenti, si ferma a 515.

Anche i centri più grossi non se la passano bene: per Cividate Camuno il dato peggiore della Vallecamonica: meno 73 residenti (2652 nel 2021). Lo seguono Pisogne (-61); Breno (-59) e Capo di Ponte (-58). In negativo anche Malonno (-45), Angolo (-40), Borno (-39) Esine (-38) ed Edolo (-35).

Tra i piccoli paesi, in rapporto alla popolazione, Losine cresce, con 19 abitanti in più rispetto all’anno precedente (626), Cimbergo cresce di 9 unità (542), Cerveno ne vede 4 in più (656), ma anche Paisco Loveno (+3).

In attivo Darfo Boario Terme, che si conferma, con 13 residenti in più, il paese più popoloso della Vallecamonica (15.557 al 31/12/2021). Bene anche Ponte di Legno (+15), Vezza d’Oglio (+9), Berzo Inferiore (+7) e Piancamuno (+6).

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