DomaniZavtra ODV aggiorna costantemente le redazioni locali su quanto sta facendo per aiutare la popolazione ucraina in questo momento tragico. E ha fatto sapere che un suo storico volontario che ben conosce l’Ucraina, Fabrizio Minini, di Gorzone, è partito in missione per la Croce Rossa Internazionale di Ginevra come addetto alla logistica, data la sua grande esperienza di crisi umanitarie nelle zone di conflitto.

Intanto all’alba di sabato è partito il convoglio con a bordo Mario Faccardi, membro del consiglio direttivo di DomaniZavtra, salito per attivare alcuni importanti canali con le autorità polacche e quelle ucraine, insieme a Matteo Baisini, Giulio Berlinghieri, Roberto Bona, Silvano Cretti e Stefano Salvetti.

Finalmente nella notte tra domenica e lunedì, dopo una lunga attesa, Faccardi è riuscito a comunicare con il direttivo rimasto in Valle, raccontando, anche attraverso le immagini, il suo arrivo al confine: parlando con gli amici camuni, con la voce spezzata dalla commozione, Faccardi ha descritto un esodo biblico di donne e bambini, questi ultimi in molti casi senza genitori e affidati alle cure di conoscenti o parenti.

La soddisfazione per l’arrivo a destinazione per la consegna dei farmaci e del materiale sanitario si è dunque scontrata duramente con il quadro di disperazione che è presentato davanti ai volontari, e che viene documentato anche attraverso video come questo:

I volontari della Croce Rossa ucraina hanno quindi caricato il materiale portato da DomaniZavtra e sono ripartiti verso l’interno. La situazione è in continuo peggioramento, e i volontari attendono con apprensione un messaggio che comunichi il loro arrivo a destinazione, in Ucraina.

Intanto si susseguono continui arrivi di materiale raccolto nelle decine di punti che si sono creati nei vari territori dove DomaniZavtra sta operando. Tra gli scatoloni della raccolta di Cedegolo e Berzo Demo recapitata dagli uomini della Protezione Civile nell’hub di Pisogne i volontari hanno trovato un piccolo segno di amore: un bambino ha voluto mettere tra gli scatoloni in partenza un disegno (nella foto sotto) fatto da lui con i colori della bandiera della pace e la scritta “PEACE”. “L’ho fatto apposta per i bambini che sono tristi per non farli sentire soli” ha spiegato il piccolo artista. “I nostri bimbi ucraini sono meno soli ed il mondo ha ancora qualche speranza” è stato il commento commosso del direttivo.

Mercoledì e giovedì dal gruppo DomaniZavtra di Cavaion Veronese partiranno due autotreni per Milano che trasferiranno il materiale nella sede di una grossa azienda di trasporti che opera sulla direttrice Milano-Leopoli. Due TIR dell’azienda raggiungeranno il confine e poi il territorio ucraino. È stato raggiunto dall’associazione darfense un accordo per contribuire con suoi furgoni al carico di altri autotreni che partiranno nei prossimi giorni.

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