Gli interventi compiuti nel 2023 dalla V Delegazione Bresciana del Cnsas – Corpo nazionale Soccorso alpino e speleologico sono stati 261 (21 persone decedute); mostrano un aumento rispetto al 2022 (229 totali, con 6 deceduti) e anche rispetto agli anni precedenti (215 nel 2021 con 12 deceduti, 224 nel 2020 con 16 deceduti). 

Il totale ore uomo messe a disposizione da parte dei tecnici è stato di 5401, di cui 270 svolte da medici e infermieri del Cnsas; i soccorritori sono stati attivati 1117 volte. A livello locale, le sette Stazioni che operano in provincia di Brescia registrano rispettivamente: Breno 73 interventi, Edolo 29, Media Valle Camonica 7, Ponte di Legno 37, Temù 11, Val Sabbia 64, Val Trompia 40.

Le principali cause, per numero di persone soccorse, riguardano la caduta 112 (43,9%), la scivolata 26 (10,2%) e interventi dovuti a malore 23 (9,0%). Significativo il dato di 20 persone soccorse per perdita dell’orientamento, 17 per incapacità, 5 per ritardo, una per sfinimento, tutte situazioni che si possono in gran parte prevenire con un approccio più attento all’andare in montagna. Tra le altre cause principali, 8 le persone precipitate, 7 soccorse per caduta sassi. 

Se si considera l’attività coinvolta, prevale l’escursionismo, con 108 persone soccorse (6,3%); a seguire mountain-bike 20 (1,2%); auto – moto 11, lavoro 10, alpinismo 9, residenza in alpeggi 9, ferrate 8, funghi 6, sci alpinismo 6, caccia 4, arrampicata sportiva e turismo 2, a seguire con numeri inferiori altre attività. 

In provincia di Brescia, nei comprensori sciistici di Ponte di Legno – Tonale e di Borno i tecnici Cnsas, dotati di qualifica specifica e certificazione sanitaria, svolgono inoltre il servizio di soccorso piste. La loro presenza in queste aree agevola anche la gestione di eventuali altri interventi di carattere tecnico – sanitario, che possono verificarsi.

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