Nei giorni scorsi a Roma, nella sede del ministero della Cultura, la Bala creèla ha ricevuto il premio Unesco che lo definisce un gioco storico patrimonio immateriale dell’umanità. Il gagliardetto e la pergamena sono stati consegnati al presidente dell’associazione “Amici della Bala creèla” che ha sede a Gianico, Silvano Chiminelli, accompagnato dalla sindaca di Artogne Barbara Bonicelli.

Grazie ad alcuni appassionati, da diversi anni questo antico gioco popolare – una sorta di tennis giocato con le mani, con una pallina, la bala, e un tamburello, la creèla – è tornato in auge, con tanto di associazione, sede e tornei, disputatisi in paese, in diversi comuni della Valle e pure fuori provincia, fino a portare il gioco al festival internazionale dei giochi di strada Tocatì di Verona.

Soddisfazione per il risultato ambizioso da parte del presidente dell’associazione e dei suoi membri e delle varie squadre che si sono formate in Valle, ma anche dei primi cittadini di Artogne e Gianico, che con il premio ricevuto a Roma vedono riconosciuta non solo in Lombardia ma a livello internazionale una delle peculiarità storiche e popolari dei rispettivi territori.

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