Il primo appuntamento della nuova Amministrazione di Saviore dell’Adamello sarà dedicato al ricordo di un concittadino, Simone Magnini.

Il pastore, ultimo di sette fratelli – nato a Saviore nel 1853 – all’età di otto anni si trasferì a Vermiglio, sotto il dominio austro-ungarico, probabilmente per esercitare il mestiere di pastore. Nel periodo della battaglia di San Martino e Solferino e la pace di Villafranca combatté nell’esercito austriaco. A Vermiglio si sposò ed ebbe cinque figli.

La sua storia è raccontata nel libro ‘Simone Magnini-Le radici’ di Lino Balotti, che raccoglie la ricerca effettuata dall’associazione ‘El Teler’ di Berzo Demo.

Una ricerca che ha permesso di individuare due discendenti di Magnini: uno è Davide, 22enne campione di scialpinismo e di corsa in montagna; l’altra è Anna Panizza, sindaco di Vermiglio, di cui Simone era trisnonno.

A loro, domenica mattina, il Comune di Saviore dell’Adamello conferirà due onorificenze, per suggellare il legame tra il paese camuno e quello trentino.

Il programma prevede alle ore 10:30 l’accoglienza degli ospiti nella sala consigliare ed il saluto di benvenuto da parte del sindaco Serena Morgani; quindi la presentazione del libro e la consegna del riconoscimento.

Nel pomeriggio, invece, Davide Magnini sarà portato in visita in Valle Adamè dall’omonima associazione podistica, che lo inviterà a partecipare alla scalata da loro organizzata per l’8 settembre ed inserito nel circuito ‘Valle dei Segni Mountain Cup’.

Share This