La pioggia e la neve cadute giovedì, se non hanno risolto pienamente la crisi idrica (le scorte restano ancora sotto i livelli stagionali), hanno sicuramente dato una mano ad allontanare il rischio di incendi boschivi. Da sabato scorso la Regione Lombardia ha dichiarato lo stato di alto rischio, considerata la siccità che aveva reso secchi terreni e boschi; la perturbazione di giovedì ha in parte migliorato la situazione, tant’è che l’allerta arancione della Protezione Civile ha fatto spazio al codice verde, che indica un rischio basso.

In Vallecamonica l’attenzione sulla situazione dei boschi non viene però meno: restano attive le procedure di prevenzione e monitoraggio di eventuali roghi da parte dei trentotto gruppi antincendio boschivo della Comunità Montana, i cui volontari restano a disposizione per intervenire nel caso di segnalazioni.

Il territorio è monitorato anche grazie alle sette telecamere che trasmettono le immagini alla sala operativa del Gicom di Breno e che si trovano ad Esine (Bacino del Resio), Edolo (Monte Colmo), Sellero (monte Tambione), Paspardo (località Castello), Piancogno (località. Annunciata), Sonico (frazione Garda) ed Angolo Terme (frazione Anfurro).

Nonostante la pioggia, come detto, resta attiva la dichiarazione di rischio incendi emanata dalla Regione, per cui continua ad essere vietata l’accensione di qualsiasi fuoco, anche di ripulitura, nei boschi ed ad una distanza da essi inferiore ai cento metri.

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