“Confidiamo fortemente nel fatto che la Regione Lombardia faccia richiesta al Governo affinchè ci venga riconosciuto lo stato di calamità naturale”. Questo il punto focale dell’incontro di giovedì pomeriggio tra il sindaco di Niardo, Carlo Sacristani, e l’assessore regionale Davide Caparini, in Valle per un sopralluogo nei paesi alluvionati.

Un provvedimento necessario, soprattutto per tutti quei privati che hanno perso tutto. “Sono tante le aziende e le attività commerciali che hanno subìto ingenti danni e che purtroppo erano già messe alla prova dalla crisi. Non ricevere i giusti risarcimenti le metterebbe in ginocchio” ha fatto notare il primo cittadino all’assessore.
(Nella foto lo storico negozio di abbigliamento Il Sempreverde completamente danneggiato)

La buona notizia per il momento è che già nelle ore successive al disastro Regione ha attivato tre azioni di pronto intervento da parte dell’Utr di Brescia, stimati in 700-800mila euro.

Al momento non è stata ritenuta necessaria l’attivazione della Colonna Mobile Regionale. Per il supporto logistico degli evacuati e per le attività di rimozione di fango e detriti sono state attivate le associazioni e i gruppi comunali di Protezione civile della Vallecamonica e Provincia di Brescia, insieme ai Vigili del Fuoco.

Tanti volontari stanno incessantemente lavorando per la pulizia delle abitazioni inondate dal fango e per dare supporto alla popolazione. Una trentina le persone che però ancora non possono rientrare nelle proprie case.

Oggi si proseguirà con la pulizia degli alvei di Re e Cobello e andrà individuata un’area in cui trasferire tutto il materiale raccolto. Andranno risolti anche i problemi ai sottoservizi, in particolare all’acquedotto. Da 24 ore infatti a Niardo è in vigore l’ordinanza sindacale che raccomanda l’utilizzo dell’acqua previa bollitura per scopi alimentari. Fino al 13 agosto potrebbero esserci sospensioni diurne o notturne dell’erogazione di acqua potabile.

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