Numeri in crescita nel 2023 per la In.Bre-Iniziative Bresciane, la società camuna con sede a Breno specializzata nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, come gli impianti idroelettrici. Mercoledì il Consiglio di Amministrazione ha approvato il progetto di Bilancio, in cui il monte ricavi dell’anno scorso è risultato pari 24,8 milioni di euro, in aumento del 38% rispetto al 2022; sale anche il Margine Operativo Lordo, da 11,7 a 17,6 milioni, così come il risultato netto, che ammonta a 3,7 milioni (nel 2022 era a 205mila euro).

Merito dell’aumento di produzione di energia, che nell’anno scorso ha raggiunto i 147,6 GWh (il 55,4% in più rispetto a dodici mesi prima) grazie alle condizioni meteorologiche più favorevoli, che hanno allontanato lo spettro della siccità.

Non solo: nel 2022 la In.Bre ha potuto contare anche sull’entrata in funzione di quattro nuovi impianti sul fiume Arno, in provincia di Firenze, portando il totale di centrali in funzione a 45. Dati a cui va aggiunto il calo dell’indebitamento finanziario netto della società a 102,8 milioni.

Con questi risultati, ha fatto sapere Battista Albertani, presidente del Consiglio di Amministrazione, il gruppo ha proseguito la propria attività di investimento, con circa 16,9 milioni di euro per nuovi impianti e la crescita delle società operative e con 1,1 milioni di euro di costi per il personale. Da qui, la delibera di proporre all’assemblea degli azionisti di fine aprile la distribuzione di un dividendo lordo pari a 0,6 euro per azione, contro i 0,16 euro dell’anno scorso.

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