La In.Bre. Iniziative Bresciane, società camuna quotata che opera nel mondo dell’energia rinnovabile, dopo aver sottoscritto, lo scorso maggio, il preliminare per l’acquisto del 100% del capitale di Appennino Energia, una società titolare di impianti idroelettrici in provincia di Lucca, ora investe nell’area di Firenze, lungo l’Arno.

Il cda presideduto da Battista Albertani ha deliberato la sottoscrizione di un contratto di finanziamento con la Banca Europea per gli Investimenti per un importo di 49 milioni di euro e di durata di 12 anni. Lo scopo è quello di finanziare in parte l’attività di manutenzione straordinaria, ristrutturazione e rifunzionalizzazione delle briglie e traverse presenti nel demanio fluviale dell’Arno abbandonate da anni, ma anche realizzare i relativi impianti per la produzione di energia elettrica e di gestione degli stessi.

Con l’operazione di InBre la trasformazione in centrali idroelettriche porterà alla rete locale circa 70 GWh all’anno. Il contratto di finanziamento prevede, tra l’altro, un obbligo di rimborso immediato degli importi già erogati da parte della Bei e la cancellazione della parte del finanziamento non ancora erogata “ove dovesse verificarsi un cambio di controllo”. Ovvero, se Finanziaria di Valle Camonica cessasse di detenere (direttamente o indirettamente) più del 50% del capitale sociale di InBre. Nell’operazione Inbre è stata assistita da Gitti and Partners e dallo studio legale associato Studium 19.12.

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