La scorsa settimana si è svolto, a due mesi dall’elezione di Emanuele Moraschini a presidente della Provincia di Brescia, il primo consiglio provinciale con le deleghe ai consiglieri finalmente assegnate. Come previsto dall’accordo istituzionale di fine 2022, che ha portato alle larghe intese per l’elezione del presidente, l’assegnazione è stata corale e ha coinvolto tutti i 16 consiglieri, di centrodestra e centrosinistra.

Con le deleghe è arrivata anche la nomina di due vicepresidenti: uno per il centrodestra, il leghista Massimo Tacconi, uno per il centrosinistra, il capogruppo di Provincia Bene Comune Antonio Bazzani.
La seduta di giovedì è servita anche per accogliere in Consiglio provinciale Daniela Edalini, in sostituzione di Massimo Vizzardi (eletto in Regione) e per l’approvazione del bilancio di previsione 2023 dopo il parere favorevole dell’assemblea dei sindaci di mercoledì.

A questo consiglio rimane l’incognita temporale: in Parlamento si sta discutendo la riforma delle Province che dovrebbe riportare all’elezione diretta da parte dei cittadini di presidente e consiglio già nel 2024. Da qui l’invito ad utilizzare al meglio i prossimi mesi: sul tavolo ci sono partite importanti come l’edilizia scolastica, la cui delega è rimasta a Filippo Ferrari, e i fondi del Pnrr, delega di Gianpaolo Natali, l’importante tema del ciclo idrico (ancora a Natali) e i lavori su strade e ponti, delega assegnata a Paolo Fontana.

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