Vi accederanno circa cento utenti l’anno ed è dedicato agli Stranieri Temporaneamente Presenti in Italia (STP) il nuovo Ambulatorio migranti inaugurato il 3 maggio presso i locali territoriali dell’ASST Valcamonica, nel contesto della casa di comunità di Darfo Boario Terme, in collaborazione con Auser “Marco Facchinetti” di Darfo Boario Terme.

La prima apertura dell’ambulatorio, avvenuta alla presenza di diversi cittadini interessati e incuriositi, è stata occasione di incontro con gli Amministratori locali e con le istituzioni del territorio per sottolineare lo scopo e l’importanza del servizio che in diverse città vicine è già attivo da anni. Il servizio è attivo in via Barbolini 2, al piano terra, adiacente alla sala prelievi, ogni martedì dalle 14:30 alle 16:30 e all’interno sono presenti volontari medici, mediatori culturali e amministrativi per le pratiche di segreteria.

Maurizio Morlotti, Direttore Socio Sanitario di ASST, salutando a nome di tutta la Direzione Strategica, ha manifestato quanto l’attività sia un ulteriore passo di integrazione del territorio alla sanità camuna aumentando quella che è l’offerta data dalle Case di Comunità per tutti i cittadini, divenendo sempre più il contesto di prossimità per l’utenza fragile alle cure non urgenti. Per quanto inizialmente i locali saranno in condivisione con altri servizi presenti, l’ambulatorio verrà poi inserito anche nei progetti di ristrutturazione della Casa di Comunità dedicando spazi idonei e protetti per gli utenti.

Ringraziamenti e stima anche da parte della Comunità Montana Valle Camonica, rappresentata dall’Assessore Mirco Pendoli, che definisce l’integrazione e i progetti in corso di particolare importanza non solo per gli utenti ma anche per la crescita territoriale ricordando quanto, pur essendo piccolo, il sistema camuno è capace di servizi che possono fare la differenza a molti ed essere d’esempio per molti.

Paola Cominelli, presidente dell’Auser “Marco Facchinetti”, ha ribadito soddisfazione per il traguardo raggiunto dopo diversi anni di cammino e trattative. La presidente sottolinea come l’apertura dell’ambulatorio sia dimostrazione di quanto la tenacia e la determinazione a voler dare un contributo in favore della popolazione, sia da parte dell’Auser comprensoriale che dei molti volontari, abbiano permesso di superare le difficoltà sia operative che amministrative in favore del bene comune.

La dottoressa Emanuela Tignonsini, medico volontario che si è occupato dell’apertura dell’ambulatorio, ha voluto ricordare l’importanza sia etica che costituzionale di assistere i pazienti non iscrivibili al Servizio Sanitario Nazionale, al fine di aumentare le tutele e i servizi preventivi oltre che diminuire gli accessi presso i pronto soccorso per patologie non urgenti o differibili ai medici di medicina generale.

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