L’aggiornamento legato all’emergenza idrica ed alla siccità che in questi mesi ha attanagliato la Lombardia e che ha visto le recenti precipitazioni dare un po’ di sollievo ai fiumi ed ai laghi del territorio (in primis i laghi di Garda e di Iseo, con quest’ultimo tornato sopra i livelli stagionali dopo più di un anno) ha avuto un’altra conseguenza.

Il Pirellone, infatti, ha dichiarato dal 3 maggio scorso la fine del periodo di alto rischio incendio boschivo. A fine aprile la Regione aveva invece confermato l’alto rischio che l’accensione di roghi nei boschi o a poca distanza da essi poteva creare: la chiusura della stagione di alto rischio (che viene aperta nel periodo autunnale) è dunque un segnale di miglioramento rispetto alle settimane scorse delle conseguenze della siccità.

Va però anche detto che nell’ordinanza emanata dalla Regione giunge comunque l’invito a tutti gli enti pubblici “a voler mantenere attivo, se pur con minore intensità, il proprio servizio di presidio antincendio boschivo”.

“Particolare attenzione”, comunica il Pirellone, “dovrà essere posta soprattutto in quelle aree dove il rischio siccità, accompagnato da condizioni meteorologiche particolarmente favorevoli allo sviluppo di incendi boschivi, possano determinare eventi nel periodo estivo”. Restano sempre pronti ad intervenire, in Vallecamonica, i trentotto gruppi dell’antincendio boschivo ed i loro volontari.

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