Alla 4ª edizione della Biennale Disegno di Rimini, aperta da questa settimana fino al 28 luglio, è presente anche un pezzetto di Vallecamonica, grazie a “La Rosa di Bagdad”. Esposti una trentina di disegni originali del primo cartone animato italiano, diretto nel 1949 dal regista Anton Gino Domeneghini, originario di Darfo Boario Terme (1897- 1966).

“La Rosa di Bagdad” costituisce il primo lungometraggio a disegni animati italiano, un primato condiviso con la pellicola “I Fratelli Dinamite” di Nino Pagot: venne realizzato fra gli anni 1940 e 1949. Altro primato assoluto: si tratta del primo film italiano girato interamente a colori con la tecnica del technicolor, procedimento realizzato presso studi cinematografici londinesi, gli unici a disporne all’epoca.

Domeneghini, creativo pubblicitario, scrisse soggetto e sceneggiatura e lo diresse e produsse, ispirato dai film animati Disney, soprattutto da Biancaneve e i sette nani del 1937, a cui si ispirò dichiaratamente per la realizzazione del suo cartone, che venne prodotto a Bornato durante la Seconda Guerra Mondiale.

A Palazzo Fulgor si può ammirare una selezione delle migliaia di originali cartacei che furono preparati e utilizzati nella straordinaria produzione (oltre 120mila sequenze a “passo 1”) di quello che fu il primo cartoon della storia del cinema italiano. Il cartone, della durata di un’ora e un quarto, sarà anche proiettato nelle sale del Fulgor, grazie al restauro da parte di Massimo Becattini, che ha dedicato all’opera anche il documentario “Una rosa di guerra” (2009).

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