Sarà Edolo, e nello specifico un’area da 10mila metri quadri adiacente alla sede del Consorzio Forestale Alta Valle, ad ospitare il primo impianto per la produzione di pellet in Vallecamonica. Il progetto, che di fatto chiude la filiera bosco-legno-energia camuna, è stato presentato martedì proprio ad Edolo, alla presenza del sindaco Luca Masneri, di Davide Caparini (assessore regionale al Bilancio), di Fabio Rolfi (assessore regionale all’Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi), di Sandro Bonomelli (presidente della Comunità Montana) e Gionatan Bonomelli (presidente del Consorzio).

L’impianto fa parte dell’Accordo di Rilancio Economico Sociale e Territoriale (Arest), che prevede lo sviluppo della filiera tramite interventi di supporto delle differenti fasi della lavorazione del legno, per sostenere la gestione del patrimonio forestale dei Comuni soci del Consorzio.

Il progetto ha un costo totale di quattro milioni di euro: dalla Regione ne giungeranno due e mezzo. L’impianto si ripagherà in cinque anni, dopo gli introiti serviranno per la cura del patrimonio boschivo: l’obiettivo è produrre 5.400 tonnellate all’anno di pellet, con 12mila metri cubi di legname, per un introito di 200mila euro ogni anno.

La struttura vedrà l’impiego di due dipendenti del Consorzio per ciascuno dei due turni giornalieri: “Creare pellet ed energia dal legno camuno significa dare una risposta locale a due problemi locali: i rincari energetici e la cura dei boschi”, ha spiegato Rolfi. “Da visione passiva di mera manutenzione del nostro patrimonio boschivo passiamo ad una attiva in grado di generare valore aggiunto ed economia”, ha aggiunto Caparini, “è un intervento improntato sulla autosufficienza energetica e di economia circolare”.

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