Mercoledì mattina presso il Lago d’Aviolo, in territorio di Edolo, sono state liberate 40 marmotte provenienti dalla vicina Valtellina.

Si tratta del primo risultato di un progetto – voluto dalla Comunità Montana di Vallecamonica nel suo ruolo di ente gestore del Parco dell’Adamello – che mira a rafforzare la popolazione dell’area.

Le marmotte nonostante il “complesso” trasferimento, una volta liberate si sono trovate a loro agio ed hanno subito preso possesso del nuovo territorio che le ospiterà. La scelta dell’Aviolo non è casuale: proprio in quest’area, verosimilmente a causa degli inverni con molta meno neve, la popolazione autoctona di marmotte si è notevolmente ridotta.

Infatti è da anni che alcuni attenti osservatori segnalano al Parco ed ai rifugisti del Rifugio Occhi questo fenomeno: la graduale scomparsa di questo Mammifero è un chiaro segnale del cambiamento climatico, soprattutto perché in tempi passati era molto comune sentire i suoi fischi di allarme, in particolare nella porzione più interna della conca.

L’occasione giusta si è presentata quando, in un’area della vicina Valtellina, è emerso il problema opposto di sovrappopolazione: è stato quindi possibile trasferire alcuni esemplari all’interno del Parco Naturale dell’Adamello.

L’operazione si è svolta con il coordinamento del personale tecnico del Parco ed in particolare dalla Biologa dr.ssa Anna Maria Bonettini e con il preziosissimo aiuto di un gruppo di Guardie Ecologiche Volontarie, di altri volontari e dei rifugisti. Ecco il video della liberazione delle marmotte avvenuta nella conca dell’Aviolo:

Il progetto proseguirà con la liberazione di un secondo e ultimo gruppo di animali che si terrà nei prossimi giorni: da quest’estate dall’osservatorio faunistico dell’Aviolo, oltre ai camosci, si potranno tornare ad ammirare le marmotte e udirne i caratteristici fischi. Il progetto prevede anche il monitoraggio scientifico della popolazione degli esemplari per i prossimi anni.

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