Un altro episodio di violenza e mancato rispetto delle regole del gioco e del fair play sui campi camuni. Dopo i fatti di Darfo, dove una giovane arbitro ha sospeso la partita per rissa e si è trovata chiusa negli spogliatoi dello stadio, nel fine settimana sono arrivati i provvedimenti del giudice sportivo della delegazione bresciana della Figc, Francesco Valente, nei confronti della squadra Juniores della Polisportiva Intercomunale Centrolago di Sulzano, impegnata a Bienno contro i padroni di casa.

Al 43esimo del secondo tempo la squadra ha lasciato il campo, esortata dal suo allenatore, già espulso. A far culminare una partita tesa, che vedeva in vantaggio i camuni per 8-3, le reazioni all’invito dell’arbitro a togliere l’orecchino a un calciatore che stava entrando in campo. Questi infatti ha adottato “una condotta gravemente irriguardosa, offensiva e minacciosa nei confronti del direttore di gara”, come si legge nella nota del provvedimento.

Il ragazzo, una volta espulso col cartellino rosso, ha lasciato il terreno di gioco per poi tornare in campo per scagliare una borraccia di acqua contro l’arbitro, e cercare di colpirlo con un pugno, insultandolo. Un comportamento che gli costerà molto caro: Valente ha firmato per lui il provvedimento di squalifica per ben 18 mesi, fino ad agosto 2024. Squalificato per 3 mesi anche l’allenatore dei ragazzi del Centrolago, mentre la società è stata raggiunta da sanzioni pecuniarie.

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