Rendere la professione del maestro di sci sempre più attrattiva e funzionale anche con nuove modalità di accesso e con una rinnovata formazione. Tra gli obiettivi anche quello di reperire maestri che esercitino in modo continuo e per tutta la stagione.

Queste le premesse che hanno fatto da scenario di fondo alla tavola rotonda ‘Verso il domani’ convocata a Palazzo Lombardia dal sottosegretario alla Presidenza con delega a Sport e Giovani, un incontro organizzato con l’intento di rispondere alle richieste del territorio e rinnovare la formazione dei maestri di sci che non si limita alla preparazione di nuovi professionisti, ma riguarda anche il turismo e la promozione del nostro territorio a livello internazionale, anche in vista delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026.

La professione di maestro di sci è regolamentata da una Legge quadro nazionale e l’albo professionale è gestito da ogni singola regione. La Lombardia attualmente conta oltre 3.200 maestri di sci iscritti al Collegio regionale, così suddivisi: Sci alpino: 2.659 (14.158 nazionali); Sci di fondo: 361 (1.205 nazionali); Snowboard: 194 (1.938 nazionali). Per quanto riguarda le specializzazioni ci sono 43 maestri di Freeride, 156 per disabili e 143 di Telemark.

La formazione, l’aggiornamento e la specializzazione, in Lombardia, è affidata, tramite gara, al Cfp Zanardelli di Ponte di Legno. I corsi sono erogati almeno ogni due anni mentre l’aggiornamento è obbligatorio ogni tre anni. Le ore totali di formazione sono 720 di cui 160 di teoria e 560 di tecnica-didattica. Sono previste inoltre ore di tirocinio nelle scuole (minimo 50 ore per gli allievi del corso di sci alpino e 30 ore per gli allievi del corso di snowboard). Numerose anche le materie fondamentali di studio. Tra queste, oltre alle tecniche e alla didattica, anche i pericoli della montagna l’orientamento topografico, nozioni di medicina e pronto soccorso oltre a leggi e regolamenti professionali.

Share This