Sono ormai terminati i lavori di manutenzione straordinaria del ponte della SP 87 di Cerveno, che si trova però sul territorio di Ceto, nella zona del Badetto, dove da qualche mese era presente un impianto semaforico. Nella mattinata di venerdì, 22 marzo, è stata completata la segnaletica orizzontale e la sede stradale è stata completamente riaperta al traffico.

Una prima campagna di osservazioni condotta dall’Università degli Studi di Brescia (DICATAM) nell’ambito dell’accordo di collaborazione fra l’Università e la Provincia di Brescia aveva indicato la necessità di effettuare approfondimenti sulla salute del ponte, poiché era stata accertata la presenza di fessure agli appoggi delle travi del ponte, nonché zone con materiali ammalorati. A seguito di approfondite indagini geometriche e sui materiali erano state evidenziate criticità strutturali in alcune zone del manufatto.

Il progetto, redatto da professionisti esperti strutturisti ha permesso di studiare particolari rinforzi necessari per la messa in sicurezza della struttura, ideando interventi locali per migliorare il grado di conservazione delle parti ammalorate e rinforzare i punti critici, al fine di garantire il cosiddetto “Livello di Operatività”, così come previsto dalla normativa vigente.

Sono così stati progettati e realizzati il rinforzo delle zone di appoggio delle travi centrali (selle Gerber), mediante installazione di piatti e barre filettate ad integrazione della resistenza a taglio nelle zone critiche con   installazione all’intradosso anche delle putrelle con funzione di estrema messa in sicurezza nel caso di collasso della sella; il rinforzo della soletta del ponte mediante applicazione all’estradosso di caldana strutturale collaborante, di spessore 6 cm, realizzata con prodotto specializzato in microcalcestruzzo fibrorinforzato. A tale scopo sono stati rimossi lo strato d’usura ed il binder esistenti per la posa di uno strato impermeabilizzante.

E ancora: l’esecuzione di un ciclo di trattamento specifico per fermare l’avanzamento della corrosione nelle armature esposte e ripristinare i calcestruzzi ammalorati o distaccati; il rifacimento dei quattro giunti di dilatazione e degli scarichi laterali, applicando nuovi tubi in pvc rigido e sigillando gli imbocchi per eliminare le cause di infiltrazioni che hanno determinato l’ammaloramento di parte della struttura del ponte; il rifacimento dello strato di usura sopra le lastre dei marciapiedi; la posa di nuove barriere di sicurezza stradale in modo da realizzare il contenimento dei veicoli sia per la loro sicurezza, che per quella dei pedoni sui marciapiedi.

L’importo complessivo delle opere, fa sapere la Provincia di Brescia, è di 1 milione e 100.000 euro, interamente finanziato con fondi provenienti dal Decreto ponti.

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